Parlare di scrambler evoca i tempi romantici di Steve McQueen che corre le gare nel deserto della California del sud, a cavallo di una Bonneville modificata (o di una fuoristrada Husqvarna).
Per scrambler si intende una naked derivata dal modello stradale, che monta pneumatici tassellati per essere in grado di percorrere strade bianche non asfaltate, rinforzata nel comparto sospensioni, che sono elevate per aumentare la luce a terra, e che classicamente monta il "desert sled", il paramotore.
Le più iconiche furono l'inglese Bonneville Scrambler e l'italiana Ducati Scrambler, che già negli anni sessanta presero al volo l'opportunità di mercato che si apriva, negli USA ma anche in Europa.
Iconiche al punto che entrambi i modelli sono ancora sul mercato oggi, senza aver perso nulla del proprio fascino originale.
Oggi la scrambler non è più una moto da fuoristrada, ma è un simbolo del motociclista romantico magari in giacca di pelle, il motociclista ruvido che usa la moto come mezzo di trasporto quotidiano.
La Ducati Scrambler ha un prezzo interessante, e ha subito quest'anno un restyling che cerca di ammodernarne il look, per abbracciare un pubblico più giovane, che ai tempi della progenitrice ancora non era nemmeno nato.
Ai vantaggi della scrambler, la Ducati aggiunge il valore del bicilindrico a V di Borgo Panigale. Un'entry level notevole per un marchio che profuma di leggenda.
Anche la Triumph Scrambler 900 ha un prezzo interessante, e valgono molte delle considerazioni fatte per la Ducati.
Se i due modelli sono la prima scelta del mercato scrambler, le outsider non sono da meno.
Il Caballero 750 (biciclindrico, che si affianca alla monociclindrica 500 cc) è pure evocativo di un passato più prossimo, quello del Caballero 50 cc dei boomers quattordicenni. Rispetto alla concorrenza è più tagliata per il fuoristrada, specializzazione che magari paga con un minor confort di viaggio.
Il Morini Scrambler seiemmezzo ha il vantaggio del prezzo appetibile, giustificato dalla produzione cinese, che usa il leggendario marchio bolognese (oggi di Pavia) come cavallo di troia per il nostro mercato.
La cilindrata ideale dello scrambler è fra i 500 e i 900 cc. Il mercato propone però anche sorelle maggiori, che mantengono il look dello scrambler, ma sono moto decisamente più stradali, potenti e dal prezzo più salato, spesso esorbitante (sopra i 16.000 €)
La Ducati Scrambler 1000 gialla con il logo di Giugiaro è davvero bellissima, e getta il suo incantesimo soprattutto sulla generazione che una scrambler Ducati in passato l'ha posseduta o almeno desiderata; ma è senz'altro una Ducati stradale.
Persino più costosa è la compatta BMW NineT Scrambler (che esiste anche nella evocativa livrea G/S), con il mitico motore boxer 1200 raffreddato ad aria.
Anche la Triumph Scrambler viene proposta anche in una edizione 1200 cc, decisamente più fuoristradistica, al punto che più che una scrambler può essere considerata parte della famiglia delle Enduro Stradali, le moto da viaggio tutto terreno.
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