Adventure

 


Quando ero un teenager andavano di moda le "moto da cross" (o per meglio dire, da regolarità, cioè fuoristrada targate). 

Specie le 125 cc, che si guidavano a 16 anni, erano moto quasi da competizione marchiate KTM, SWM, Zundapp, Husqvarna, Puch... anche se poi le si usava per andare a scuola. 

Oggi succede un po' la stessa cosa, con enduro stradali da 1.000 cc e la ruota anteriore da 21", ispirate, almeno nell'aspetto, all'epopea della Parigi Dakar degli anni ottanta e novanta. 

Che poi vengano usate in città e per una gita fuori porta, non conta. D’altra parte, si sa, la moto non è un bene necessario ma uno sfizio irrazionale, un amplificatore di piacere e di passione. 

Dunque ci sta anche il 125 “da cross” ingrassato a 1000 cc. 

Il mercato premia la categoria, e perciò la scelta è vasta. 


La più appropriata è probabilmente la Yamaha Ténéré 700 cc, per le doti di agilità e leggerezza, coniugate con un prezzo accessibile. Se veramente si vogliono portare le ruote sulla strada sporca, la Ténéré è la scelta. 

La più riuscita, sportivamente, del lotto, è la KTM Adventure, allo stesso tempo comoda e potente, e quindi portata al viaggio. Nelle due varianti, 890 e 790 cc, molto simili ma lontane nel prezzo, perché la seconda è costruita in Cina. 



Variazione sul tema KTM è la Husqvarna Norden, che monta lo stesso motore da 890 cc. 


Eterna concorrente della Adventure KTM è la Honda Africa Twin, piuttosto voluminosa, ma di gran successo di vendita, oggi come allora. 


Evocative dei modelli del passato la Ducati Desert X (che si paga) e le Lucky Explorer di MV Agusta, entrambe in vena di citare la mitica Cagiva Elephant degli anni ottanta. 


Outsider: l’Aprilia Tuareg 660


Entry level: la nuova Honda Transalp 700, la Morini X-Cape (particolarmente a buon mercato, unica moto con ruota anteriore non da 21” del gruppo, ma che ho voluto inserire ugualmente) e la versione 550 cc della Lucky Explorer. Giapponese la prima, cinesi le altre due. 


Da prendere in considerazione la nuova Suzuki V-Strom da 800 cc, decisamente bella (specie nella colorazione gialla) e certamewnte affidabile. Esiste una versione con ruota a 21” anche della sorella maggiore 1050, ma la piccola mi pare decisamente più appetibile.  


Infine, non vanno trascurate nella scelta le enduro stradali forse più smart, quelle di cilindrata intermedia -- tre quarti di litro -- agili e leggere, con gomme stradali o appena scolpite, per non fermarsi quando la strada si fa bianca, che abbiamo definito Tourer Tutto Terreno


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